E’ ormai un dato più o meno noto che circa il 70% degli italiani trae le proprie informazioni, e si forma così la propria idea (sopratutto politica), sui telegiornali e sui quotidiani, mentre solo il 30% si informa tramite internet.
Come ben sappiamo l’informazione pubblica in Italia è spesso veicolata dai potentati e la verità spesso distorta per fare risultare una notizia sotto la luce voluta.
(Per fare un rapido esempio: Stefano Cucchi, il ragazzo arrestato per pochi grammi di hashish e morto in caserma a seguito di un pestaggio è stato trasformato dai Media in un tossico anoressico deceduto per le sue precarie condizioni di salute al quale un po’ di zucchero (!!!) avrebbe salvato la vita…)
Quindi da bravo ricercatore della verità di ciò che mi accade intorno, cercando le ultime news in giro per il web, sono incorso in una notizia che mi ha a dir poco scioccato che appongo qui per intero:
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Attenzione, APPROVATO IERI: articolo 50-bis/Repressione di attività di apologia o istigazione... COMPIUTA A MEZZO INTERNET
domenica 9 maggio 2010 alle ore 16.44
NESSUN TELEGIORNALE HA AVUTO IL PERMESSO DI DIFFONDERE QUESTA NOTIZIA
Ieri il Senato ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza (D.d..L. 733) tra gli altri con un emendamento del senatore Gianpiero D'Alia (UDC) identificato dall'articolo 50-bis: "Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet"; la prossima settimana Il testo approderà alla Camera come articolo nr. 60.
Questo senatore NON fa neanche parte della maggioranza al Governo... il che la dice lunga sulle alleanze trasversali del disegno liberticida della Casta.
In pratica in base a questo emendamento se un qualunque cittadino dovesse invitare attraverso un blog (o un profilo su fb, o altro sulla rete) a disobbedire o a ISTIGARE (cioè.. CRITICARE..??!) contro una legge che ritiene ingiusta, i providers DOVRANNO bloccarne il blog o il sito.
Questo provvedimento può far oscurare la visibilità di un sito in Italia ovunque si trovi, anche se è all'ESTERO; basta che il Ministro dell'Interno disponga con proprio decreto l'interruzione dell'attività del blogger, ordinandone il blocco ai fornitori di connettività alla rete internet. L'attività di filtraggio imposta dovrebbe avvenire entro 24 ore; pena, per i provider, sanzioni da
Per i blogger è invece previsto il carcere da
MORALE: questa legge può ripulire immediatamente tutti i motori di ricerca da tutti i link scomodi per
ITALIA: l'unico Paese al mondo in cui una media company (Mediaset) ha citato YouTube per danni chiedendo 500 milioni euro di risarcimento.
Con questa legge non sarà più necessario, nulla sarà più di ostacolo anche in termini PREVENTIVI.
Dopo la proposta di legge Cassinelli e l'istituzione di una commissione contro la pirateria digitale e multimediale che tra meno di 60 giorni dovrà presenterà al Parlamento un testo di legge su questa materia, questo emendamento al "pacchetto sicurezza" di fatto rende esplicito il progetto del Governo di "normalizzare" con leggi di repressione internet e tutto il sistema di relazioni e informazioni che finora non riusciva a dominare.
Mentre negli USA Obama ha vinto le elezioni grazie ad internet, l'Italia prende a modello
Oggi gli UNICI media che hanno fatto rimbalzare questa notizia sono stati la rivista specializzata "Punto Informatico" e il blog di Grillo.
Fatela girare il più possibile per cercare di svegliare le coscienze addormentate degli italiani perché dove non c'è libera informazione e diritto di critica la "democrazia" è un concetto VUOTO.
documentazione diffusa da
Coordinamento degli Enti Locali per
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Pesante vero ?
L’articolo comincia con “Ieri il senato ha approvato…”
Sul fatto che ci sia un tentativo del genere in Italia ho pochi dubbi quindi ho subito informato i miei amici blogger della faccenda, ma ad una ricerca più accurata ci siamo accorti che la notizia non compariva nella Gazzetta Ufficiale ed è quindi solo un falso allarmismo.
Che sia giusto sensibilizzare la gente verso il problema dell’informazione è vero (tanto più che la legge è stata realmente proposta e il tentativo di limitare fortemente la libertà di espressione in internet è reale e tutt’ora in corso e basterebbe questo a fare scandalo) ma dare false notizie è un’altra cosa.
E’ soprattutto la buona fede che porta molti a far circolare notizie che denunciano soprusi e pericoli incombenti e spesso queste informazioni vengono divulgate, soprattutto con mezzi quali Facebook, senza prima accertarsi se la fonte sia più o meno credibile.
Internet è ancora una grande piazza libera dove ognuno può dire più o meno ciò che vuole, ma proprio per questo è facile sentire voci che non corrispondono alla realtà… è quindi compito individuale cercare le conferme delle notizie apprese prima di spargere la voce in una interminabile catena di allarmi.
Su Internet si trova tutto e il contrario di tutto… sono sicuro che se mi metto d’impegno riuscirei a trovare anche gente che crede fermamente che la terra sia piatta e la sua sfericità sia solo un grande complotto dei potenti della terra.
(poi… si sa come funzionano queste cose… paradossalmente più la notizia è catastrofica più viene subito accettata e divulgata come scoop: infatti le notizie che attecchiscono di più sono quelle delle varie “fine del mondo” la quale sembra avere una sorte di ricorrenza periodica… vedi millennium bug 2000, Maya 2012 ecc... diciamo una volta ogni 4-5 lustri c’è un allarme fine del mondo).
Paradossalmente è proprio la grande libertà di comunicazione che c’è (ancora) su internet a permettere tutto questo. Noi abbiamo il dovere di difendere questa libertà ma dobbiamo prendere coscienza che non tutto è “verità assoluta” .
Quindi… ATTENZIONE… ultimamente la ricerca della verità si gioca in un campo molto insidioso dove è facile prendere strade non adatte al tipo di obiettivo che ci siamo inizialmente e in buona fede preposti.
Leone Montao
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