mercoledì 4 novembre 2009

Ancor più tristi tropici



Venerdì 30 ottobre se n'è andato, dopo un secolo di brillante esistenza, il padre dello Strutturalismo antropologico, Claude Levi-Strauss.
Il suo apporto nel campo non solo dell'antropologia ma anche della semiotica, della psicologia e della filosofia, è tale da poterlo annoverare tra gli intellettuali più rivoluzionari del novecento.


Ho conosciuto la sua opera al mio primo anno di università leggendo il capitolo di Tristi tropici dedicato ai Bororo, sperduta etnia amazzonica visitata da Levi-Strauss negli anni 30.
Il genio, il metodo e l'umanità di questo grande studioso ci hanno permesso di viaggiare in mondi ormai scomparsi.
Recentemente ha affermato a proposito di come vedeva il nostro futuro: "Non me lo chieda. Siamo in un mondo al quale già sento di non appartenere. Quello che ho conosciuto, che ho amato, aveva un miliardo e mezzo d'abitanti. Il mondo attuale ne conta sei. Non è più il mio. E quello di domani, con nove miliardi di uomini e donne - anche se ci assicurano, per consolarci, che si tratterà del punto più alto della parabola..."


Il mondo è cominciato senza l´uomo e finirà senza di lui.

Proprio nel momento in cui scompare il migliore antropologo che il mondo abbia conosciuto arrivano dall'Amazzonia notizie non proprio felici: Peacereporter annuncia la scomparsa ormai imminente di una intera tribù, gli Akuntsu.
Questa pacifica tribù selvaggia, una delle ultime, conta ormai solo 5 membri, sopravvissuti alla distruzione del loro territorio ad opera dei coltivatori di soia e degli allevatori che operano per conto delle grandi multinazionali alimentari.
Quindi pensateci la prossima volta che sarete in fila nella vostra automobile in attesa di un panino indigesto.



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