venerdì 17 giugno 2011

Morte al Porcellum!


In Italia esiste un unico nemico della democrazia e dei cittadini e non si chiama Silvio Berlusconi.
In effetti, questo subdolo cancro è ben più giovane del nostro giovane premier: mentre Berlusconi e C. governano a fasi alterne e con risultati discutibili il nostro paese da ben diciassette anni (non sono pochi), il nemico pubblico numero uno imperversa da sei anni e mezzo soltanto, ma ha fatto più danni di qualsiasi governo di destra o sinistra.
Il suo nome è Legge 270 del 21 dicembre 2005, meglio noto con l'epiteto di Porcellum, ed è stato partorito, almeno così ci hanno raccontato, da un attuale ministro della Repubblica nonché leghista di ferro, Roberto Calderoli.

Senza indugiare troppo sul lavoro del caro ministro della Semplificazione normativa (che periodicamente fa la sua gradita comparsa in televisione per annunciarci di aver cancellato migliaia di leggi e regolamenti, neanche fossero inestetismi della pelle), sarà meglio capire cosa ha comportato la nascita del Porcellum e perché, a mio avviso, esso rappresenta il principale ostacolo per il libero esercizio della democrazia.

La legge è stata varata a pochi mesi dalle sciagurate elezioni politiche del 2006 proprio per modificare il sistema elettorale, fino a quel momento basato su un mostruoso ibrido di maggioritario e proporzionale, il vituperato Mattarellum.
Il Porcellum ha istituito un sistema proporzionale basato sulla formazione di coalizioni ex-ante, con premio di maggioranza alla Camera per garantire la governabilità, mentre per il Senato è prevista una lunga lista di premi su base regionale che garantisce almeno il 55% dei seggi assegnati per ogni territorio (una sorta di connubio tra Risiko e le pompose elezioni presidenziali americane).

Fin qui fa tutto bene (o quasi): il vero salto di qualità è rappresentato dall'abolizione delle preferenze, per cui il cittadino si trova costretto a scegliere tra liste bloccate dove vale la gerarchia di partito.
Questa, al di là di ogni possibile affidamento su un sistema proporzionale, maggioritario o misto, è la vera porcata del Porcellum: talmente porcata che lo stesso firmatario di punta, Calderoli, l'ha definita tale in un'intervista rilasciata a breve.

Il risultato prevedibile, dunque, è stato che durante le ultime due consultazioni nazionali (e purtroppo, esclusi colpi di scena e rinsavimenti, anche in quella a venire) i cittadini non hanno potuto eleggere direttamente i propri rappresentanti, che sono stati dunque designati dai partiti secondo un principio di gerarchia e cooptazione.
Gli elettori, insomma, dovevano soltanto stabilire le proporzioni tra le varie sigle (e comitati d'affari).

Io credo (e suppongo che molti di voi siano d'accordo con questo ragionamento)che la quintessenza della democrazia non risieda solo e semplicemente nel principio di maggioranza, oggi largamente abusato, ma soprattutto nella possibilità, per i cittadini, di eleggere liberamente i propri legislatori secondo un principio di merito.
Il fatto che ciò, allo stato delle cose, non può avvenire perché i parlamentari sono scelti dai partiti rappresenta un gravissimo vulnus civile, che andrebbe al più presto sanato.

Non bisogna poi dimenticare che, oltre a far sedere in parlamento veri e propri delinquenti, il Porcellum fa sì che gli eletti non debbano più rispondere ai propri elettori ma ai propri partiti, con il risultato che all'interesse generale si sostituisce la fedeltà pedissequa ed orizzontale agli interessi di pochi e alle linee dettate dalle segreterie, pena l'eliminazione dal sistema gerarchico di cooptazione.

Purtroppo, in questo frangente storico, sembra che quasi nessuno si renda conto di ciò, mentre i pochi che rivendicano la necessità di cancellare dalla storia questa legge abominevole finiscono per assomigliare a Don Chisciotte.
In questo paese non si fa altro che parlare di riforme (almeno così sento dal 1993, quando avevo otto anni), ma la più urgente è ovviamente la più indesiderata dalla classe politica, che vuole continuare ad occupare il parlamento e farne il suo cortile dei giochi.

La questione è talmente sentita dalla popolazione (si fa per dire) che nessuno dei tre quesiti referendari del 6 febbraio 2008 che puntavano alla macellazione del Porcellum è riuscito a raggiungere il quorum.

A sei anni e mezzo di distanza dalla porcata di Calderoli, il paese si ritrova in una palude economica e sociale senza via d'uscita ed ha bisogno di una scossa capace di riportarla sulla strada del benessere e dell'uguaglianza.
Creare le condizioni per avere in futuro un parlamento di meritevoli è un'esigenza improcrastinabile.
Tra tutte le leggi bisognose di essere cancellate, caro ministro, la prima della lista porta in calce la sua firma.

3 commenti:

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    Purtroppo qua siamo tutti incasinati tra lavoro, studio e altre forme di schiavitù e possiamo dedicarci al blog con meno costanza di prima.
    Prima o poi le cose dovrebbero migliorare, speriamo

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